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LE PARTECIPAZIONI

 

 


La scelta delle partecipazioni nuziali, rispecchia in maniera piuttosto evidente, il gusto e la personalità degli sposi sintetizzando, altresì nel suo complesso, lo stile prescelto per l’intera cerimonia. Anche per questo, è assolutamente indispensabile che non siano sottovalutate tenendo ben presente che, proprio a queste piccole ma preziose “missive”, i futuri sposi affidano l’importante compito di annunziare alle persone più care, l’imminenza di un evento fondamentale e tanto prezioso per la loro vita.
Pertanto, una volta fissata la data per la cerimonia, confermata la chiesa o la sala comunale e prenotato il luogo per il ricevimento, arriva il momento di pensare concretamente alle partecipazioni e agli inviti: secondo un’antica usanza, è la famiglia della sposa ad occuparsi della scelta e dell’invio delle partecipazioni, ma se dell’organizzazione del matrimonio se n’è interamente occupata un’agenzia a ciò specializzata, è utile ricordare che, tra i principali compiti di quest’ultima, solitamente, rientra anche quello di offrire una professionale consulenza nella scelta, nella realizzazione e, infine, nell’invio delle medesime; in quest’ultimo caso quindi, agli sposi, non resta altro che stilare una lista, deciderne il quantitativo, fornire loro gli indirizzi.

La prima cosa da fare, dopo aver steso un elenco (che, noi di nozzeitalia, suggeriamo approssimativo per eccesso!), comprensivo di tutti i possibili invitati, è quello di distinguere fra i medesimi, coloro che saranno poi invitati al ricevimento nuziale e coloro che, viceversa, non lo saranno avendo quindi cura, come prima accennato a proposito del quantitativo di cui disporre, di procurarsene qualcuna in più (per lo meno una trentina), al fine di supplire a qualche possibile dimenticanza o, in ogni caso, per non trovarsi impreparati di fronte ad un possibile ed imprevisto invito “dell’ultima ora”!

 Insieme alle partecipazioni inoltre, è possibile ordinare anche gli inviti, i libretti per la chiesa contenenti la Liturgia del matrimonio celebrato secondo il rito religioso, i cartoncini destinati ad accompagnare la bomboniera di nozze, menù e segnaposti, i bigliettini per i successivi ringraziamenti; in una parola dunque, tutte le riproduzioni grafiche destinate alla Vs cerimonia di nozze che, la tipografia o anche lo studio grafico cui deciderete di affidarVi per la loro realizzazione, avranno cura di riprodurre fedelmente con la stessa tecnica e la medesima linea grafica. Prima ancora che siano ultimate però, si potranno acquistare le relative buste e cominciare a compilare gli indirizzi dei loro destinatari che, secondo il galateo, vanno scritti rigorosamente a mano avvalendosi di inchiostro a china di colore blu oppure grigio su carta bianca; color seppia, su carta avorio.

L’indirizzo (che,lo ricordiamo, va riportato sempre a destra, sotto il francobollo, non solo per ragioni formali ma, almeno questa volta, anche per ragioni legate alla pratica nel caso in cui decidiate di spedirle favorendo, in tal modo, la lettura ottica dell’indirizzo del destinatario e agevolandone sensibilmente, una più tempestiva destinazione), deve essere scritto, naturalmente, in bella grafia e in modo chiaro, mai a macchina o al computer.
L’ordina da seguire è il seguente: prima il nome, poi il cognome (in nessun caso preceduti da titoli professionali, di studio o onorifici, con un’unica eccezione per i militari di carriera) quindi, la via ed il numero civico, il codice di avviamento postale, la città e la sigla della provincia tra parentesi.
E’ molto importante specificare in modo lineare il destinatario soprattutto, se vi è allegato l’invito seguendo, su per giù, le seguenti modalità:
 
- SE INDIRIZZATO AD UNA SOLA PERSONA: “Gentilissimo/a Sig./ra…”

- SE INDIRIZZATO AD UNA COPPIA: “Gentilissimi signori….”

- SE INDIRIZZATO ANCHE AI FIGLI: Indicare tutti i nomi oppure, inviare due copie distinte: una per i genitori, una per i figli.

- SE NON SI CONOSCE IL NOME DELLA CONSORTE: “Gentilissimo Sig. & Sig.ra oppure, gentilissimi signori…”.

L’intera linea grafica prescelta per gli stampati, può seguire gli stili più disparati: si spazia dall’antico, al classico, al moderno (raffigurando, ad esempio, su un cartoncino colorato, una piccola foto in rilievo dei novelli sposi oppure, inserendovi un dolcissimo jingol musicale che riproduca, nel momento stesso in cui si dispiegano le estremità, la famosa marcia nuziale), all’ecologico ed innovativo in carta riciclata o dipinta con colori naturali, al floreale adornato di petali essiccati e impostati a mano con la carta stessa. Nella scelta della linea grafica più congeniale, molto, naturalmente dipende, dagli elementi stessi che caratterizzano la stampa: il colore e la peculiarità della stampa, i formati, l’impostazione grafica, l’inserimento di fregi o di romantici disegni, i caratteri di scrittura, la tecnica stessa della stampa (…).

Le partecipazioni più tradizionali sono di solito stampate su un cartoncino doppio, aperto “a mò” di libretto, spesso tagliato a mano (per conferirgli una spontanea e genuina creatività) oppure, su carta dalla superficie setificata, bianca o avorio. Si consiglia, comunque, di scegliere caratteri sobri ed eleganti come l’intramontabile e, sempre molto richiesto corsivo inglese, abbinato ad un inchiostro grigio scuro (se si sceglie il cartoncino bianco); color seppia (se, viceversa, si opta per un cartoncino avorio). La stampa, può scegliersi a rilievo oppure piana, sia “tipografica" (con caratteri mobili a piombo), sia “litografica” (con impianto a pellicola). Vi devono essere riportati tutti i dati inerenti alla cerimonia:
- in alto a sinistra, si dovranno indicare nome e cognome dello sposo (ed eventualmente, dei suoi due genitori); al centro, l’annuncio del matrimonio, ora, giorno, mese ed anno; nome ed indirizzo della chiesa (o della sala comunale, in caso di cerimonia con rito civile); l’indirizzo della nuova casa degli sposi; in basso a sinistra, l’indirizzo della casa dei genitori dello sposo e, in basso a destra, quello dei genitori della sposa.

Una fase molto importante poi (e per nulla da trascurare!), è quella che riguarda il controllo definitivo delle bozze: prima che le partecipazioni vengano stampate infatti, gli sposi hanno il compito essenziale di verificare che tutti i dati siano trascritti in modo corretto; dopo, infatti, sarebbe troppo tardi per rimediare a qualunque (se pur plausibile), imperdonabile errore!
Una volta pronte, le buste precedentemente compilate di tutto punto, possono finalmente essere sigillate fregiate da un timbro di vera ceralacca o con più pratico e similare autoadesivo, sempre in ceralacca, con su incise le iniziali dei due promessi sposi. Un segno distintivo e di vera eleganza è quindi dato dalle buste foderate da leggerissima carta in colore grigio, seppia, bordeaux o verde.

Terminata definitivamente la fase della preparazione, bisogna infine pensare ad inviare le partecipazioni, tenendo conto che, le stesse, devono esser pronte almeno 45/60 giorni prima della data fissata per la cerimonia, inviate per mezzo postale o tramite apposita agenzia di recapito oppure, più semplicemente, consegnate a mano, direttamente dagli sposi, almeno per quanto concerne i parenti più stretti ed i testimoni di nozze, in modo che arrivino, nei tempi più consoni, a giusta destinazione:

- Con 45 giorni di anticipo: Se indirizzati all’estero;
- Con 30 giorni di anticipo: Se devono raggiungere città lontane;
- Con 30/20 giorni di anticipo: Se complete anche di invito;
- Con 15 giorni di anticipo: Quelle prive di allegato invito;
- Se, infine, la cerimonia avviene in forma privata, possono essere inviate il giorno medesimo delle nozze.


Gli Inviti

Gli inviti devono essere stampati nel medesimo stile delle partecipazioni ma, in formato, chiaramente, ridotto. La formula più comune e tradizionale prevede che siano gli sposi stessi a formulare l’invito, con l’accortezza di specificare in modo chiaro il luogo preciso nel quale si terrà il ricevimento. Sull’invito si riporteranno, quindi,i nomi degli sposi seguiti dalla classica frase: “…dopo la cerimonia, saranno lieti di salutare parenti ed amici, presso….”, poi il nome e l’indirizzo del locale prescelto (e, a tal proposito, qualora sia prevista una mèta fuori città, un’ottima idea sarebbe quella di far stampare, sul retro dell’invito, una piccola mappa recante tutte le dovute indicazioni(…).
E’ importante inserire in basso e a destra la sigla R.S.V.P. (“Repondez s’il Vous plait”),ossia, “si prega di rispondere” affinché, ogni invitato, si senta in dovere di confermare o meno la propria presenza.


I Ringraziamenti

E’ preciso dovere degli sposi, secondo quanto disposto dal galateo, ringraziare per iscritto tutti coloro che,prima o subito dopo il matrimonio, avranno fatto loro un regalo, scritto un biglietto di auguri, inviato dei fiori o, più semplicemente, spedito un telegramma di buon augurio.
I biglietti per i ringraziamenti, devono riportare stampati solo nome e cognome degli sposi; vanno scritti di pugno dagli sposi stessi e spediti, al massimo, entro un mese dal matrimonio. Un’idea molto utile, è quella di allegare, al classico ringraziamento, una frase personale che abbia un esplicito riferimento al pensiero ricevuto.




 

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